pensierifluidi

21 settembre 2009

Tiepidi risvegli

Sol, solecito caliéntame un poquito
por hoy, por mañana por toda la semana.
El Sol tiene frío, no quiere salir,
detrás de las nubes se ha puesto a dormir.
Le llama la tierra, le llama la flor
el Sol está sordo es un dormilón.
Los pájaros piden un rajo solar,
sin esa caricia no pueden volar.
Por las calles del cielo que se deje ver
que todos los niños queremos correr.

È curioso l’effetto psicologico del sole: non è ancora apparso all’orizzonte e già mi sento rinfrancata, soltanto a pensare al calore di cui sto per godere.
È quasi l’alba e come ogni mattina esco a fare due passi e qualche fotografia, nella speranza di riprendere, almeno una volta, la cima innevata del vulcano Cayambe senza nuvole.
Il vento s’è placato e tutto all’intorno inizia a prendere il proprio colore. Le Ande sono soprattutto – e letteralmente stanno al di sopra di tutto! – un’emozione. Una presenza assoluta intorno alla quale ha preso forma la vita. Vette innevate che solo il condor può visitare ma che, a volte, dalle spianate di poja dell’altopiano, si potrebbero scambiare per montagne facili da scalare.
Dalla collina a nord scendono velocemente due folletti saltellanti nella loro uniforme escolar azzurra: Luís e Maria sono sempre i primi ad arrivare, la mattina, seguiti ad una figura avvolta in uno scialle arancione, un po’ curva sotto il peso di un altro bebè.
E mentre anche il vento inizia la sua giornata, sconsolata, torno alla mia dimora, a rinforzare il tenue calore del primo sole con quello di un buon the caldo: anche oggi il Cayambe è coperto.

2 commenti »

  1. quando pensi sia ora di tornare a 45°25’N 12°09’E anche solo per un saluto?

    El Pajasso

    Commento di utente anonimo — 27 settembre 2009 @ 16:55 | Rispondi

  2. .. sabato.
    =)

    Commento di franpiedifreddi — 27 settembre 2009 @ 22:39 | Rispondi


RSS feed for comments on this post. TrackBack URI

Lascia un commento

Blog su WordPress.com.